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Reflusso gastroesofageo: elimina cibi acidi

Il reflusso gastroesofageo comporta la risalita dei succhi gastrici dallo stomaco all’esofago. Si manifesta quindi il tipico “bruciore di stomaco”, perché l’esofago, al contrario dello stomaco non è rivestito in modo adeguato a contrastare l’acidità dei succhi gastrici. È importante consultare un gastroenterologo, in quanto a lungo andare tale fenomeno si può cronicizzare.

A quali sintomi si accompagna?

Il reflusso si manifesta con: bruciore di stomaco, tosse, conati di vomito, eruttazioni e rigurgito acido, bruciore allo sterno, dolore al torace e comporta anche la formazione di carie, in quanto l’acidità tende a corrodere lo smalto dentale. Tra i responsabili del reflusso gastrico troviamo: obesità, consumo eccessivo di alcolici e caffeina, fumo di sigaretta, ernia iatale e gravidanza.

Non stenderti subito dopo aver mangiato!

Dopo aver mangiato, soprattutto dopo aver consumato un pasto pesante, non stenderti, questo favorisce la risalita dei succhi gastrici perché rallenta la digestione. Non è possibile curare il reflusso, ma bisogna agire sulle cattive abitudini alimentari e lenire i sintomi. Il medico saprà indicarti gli antiacidi da assumere e darti tutti i consigli sull’alimentazione: bisogna eliminare i cibi che aumentano l’acidità di stomaco: caffè, grassi, fritture, cibi piccanti, alcolici.